IL TERRITORIO

SELLERO, VALLE CAMONICA

Il territorio di Sellero si trova all’inizio dell’alta Valle Camonica.
La particolarità di questa zona geografica è che è situato in una sorta di strozzatura della valle, in quella che in abito geologico si definisce una piega, ossia una deformazione di masse rocciose nella quale alcune superfici vengono piegate o curvate. Questa “strettoia” fa sì che le masse di aria che risalgono formano una specie di vortice all’interno del conoide, creando condizioni climatiche molto particolari.

Questa “strettoia” fa sì che le masse di aria che risalgono formano una specie di vortice all’interno del conoide, creando condizioni climatiche molto particolari. 

Alla base del paese è presente la diga della centrale idroelettrica di S.Fiorano: 600.000 m 3 di acqua che alzano le temperature nella zona durante tutto l’anno.

La simbiosi di questi due elementi, cioè l’assidua ventilazione e l’innalzamento delle temperature, fanno si che la zona sia naturalmente tra le più vocate per la coltivazione della vite, inoltre il terreno qui, a differenza di tutte le altre zone produttive della Valle Camonica, si presenta acido.

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IL PROGETTO VALSOVICA

L’azienda Rodella aderisce al progetto Valsovica.

Si tratta di un piano di valorizzazione del territorio della Valle Camonica attraverso l’attività vitivinicola, incentrato sullo studio di zonazione viticola locale e sulla valutazione ed il confronto di nuove varietà di vite di potenziale interesse economico ed ambientale.

Si monitorano quindi le piogge, le temperature, i germogliamenti, le fasi fenologiche della pianta per rilevare le differenze tra le zone produttive della valle.

La particolarità che si rileva è che dal lago Moro a Sellero – un tratto di circa 40 km – ci sono delle zone completamente diverse, mentre i due estremi hanno una stessa temperatura più mite.

All’interno di questo progetto l’anno scorso sono state analizzate 10 piante da ogni produttore viticolo del Consorzio della Valle Camonica che ha aderito al progetto e sono state fatte delle microvinificazioni per rilevare le differenze sullo stesso vitigno, raccolto negli stessi tempi e sottoposto alle stesse vinificazioni.

Al momento i vitigni studiati sono stati: Merlot, incrocio Manzoni, Marzemino ma sono stati recentemente innestati anche alcuni Piwi che, essendo già produttivi dopo un anno, possono essere aggiunti al test di monitoraggio già prossimamente.